I prodotti tipici sardi ufficialmente riconosciuti sono quasi 200, 198 per la precisione!
Si preparano con le stesse modalità, artigianali ed ecosostenibili, da almeno 25 anni. Ma soprattutto fanno parte della cultura materiale dei luoghi d’origine. Li rappresentano. E contribuiscono a crearne il paesaggio.
Alcuni sono così rari da essere conosciuti solo nei pochi paesi in cui ancora si preparano. Un vero peccato, ma possiamo rimediare!
Sono stati inseriti nell’elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali di Sardegna (PAT), aggiornato per l’ultima volta ad aprile 2018. Ma puoi trovarli tutti qui sotto.
Indice dei prodotti tipici sardi (PAT):
Liquori e bevande tipici sardi
Carni tipiche sarde
Salumi tipici sardi
Spezie tipiche sarde
Formaggi tipici sardi
Oli tipici sardi
Frutta tipica sarda
Verdure tipiche sarde
Legumi tipici sardi
Cereali tipici sardi
Pane e rustici tipici sardi
Pasta tipica sarda
Dolci tipici sardi
Pesce tipico sardo
Latticini tipici sardi
Mieli tipici sardi
Liquori e bevande tipici sardi
Filu ‘e ferru o Acquavite sarda
La tradizionale grappa di vinacce, un tempo distillata di nascosto e sepolta per sfuggire ai controlli.
Bevanda di genziana
Un’antica bevanda prodotta nelle zone di montagna facendo bollire le radici della genziana.
Binu de arangiu o Vino di arance
Una bevanda alcolica ricavata dalla fermentazione del succo d’arancia, con aggiunta di zucchero o miele.
Likori de gureu o Liquore di cardo selvatico
È in pratica filu ‘e ferru aromatizzato al cardo e si ottiene lasciando un pezzo di cardo in infusione nell’acquavite di vinacce.
Liquore Villacidro Murgia, classico e bianco
Il Villacidro Murgia è un liquore giallo allo zafferano usato in alcuni dolci sardi, di cui esisteva anche una variante trasparente (il bianco). Di recente l’azienda Murgia di Villacidro a ricominciato a produrlo!
Carni tipiche sarde
Crabittu o Capretto da latte
È la carne dei capretti di razza sarda, che si sono alimentati solo con latte della madre.
Carne di bovini di razza sardo-bruna
Una razza nata dall’incrocio tra vacche sarde autoctone e vacche alpine. Sono mucche grigie ancora presenti nel Sassarese.
Carne di bovini di razza sardo-modicana
Una razza particolarmente rustica, capace di vivere al pascolo brado tutto l’anno. È conosciuta come bue rosso e vive soprattutto nel Montiferru.
Coccoi de fracca
Una salsiccia dalla consistenza cremosa preparata con interiora e sangue di maiale o di cinghiale, tipica di Villasalto.
Cordula
La cordula o corda è fatta di interiora di agnello o capretto, oppure di pecora o capra, infilate in uno spiedo secondo una particolare composizione e arrostite nel camino.
Ortau
S’ortau è una sorta di salsiccia di sanguinaccio arrostita nel camino. Si prepara con le parti del maiale considerate meno nobili: frattaglie e sangue, tritate, mescolate e condite con aglio, sale e pepe.
Porcetto da latte
È il famoso maialino sardo, tanto amato da turisti e locali. Arrostito allo spiedo, deve essere cotto lentamente e alla perfezione per avere polpa morbida e umida e cotenna croccantissima. Ne abbiamo parlato in questo post.
Trattalia o Coratella allo spiedo
È la coratella dell’agnello o del capretto – cuore, fegato, polmone, milza – infilata pezzo a pezzo in uno spiedo e rivestita con parte dell’intestino. La cottura è arrosto nel camino, ma esiste anche la variante in umido con piselli.
Sitzigorrus o Lumache
Le lumache sono un alimento tipico per cui esistono diverse ricette sarde. Quelle riconosciute come prodotto tradizionale sono le lumache di Gesico (Trexenta), rigatelle nere e bianche con diverse sfumature.
Lumache di terra
Le lumache allevate in Sardegna delle specie Helix adspersa, Helix aperta e Eobania vermiculata sono considerate prodotti tipici sardi, anche se non autoctone.
Salumi tipici sardi
Guanciale
La guancia di maiale condita e fatta stagionare per ottenere un salume molto grasso e saporitissimo.
Musteba o mustela
Un salume che assomiglia vagamente al prosciutto per il suo sapore delicatissimo e ad un salame per la sua forma cilindrica. Si ricava dal lombo di suino, con le spezie e la stagionatura.
Presuttu o Prosciutto di suino
Anche in Sardegna, nelle zone montuose di Ogliastra e Barbagia soprattutto, si trasformano le cosce di maiale in prosciutti molto saporiti, molto diversi da quelli dolci del Nord Italia.
Presuttu ‘e brebei o Prosciutto di pecora
Vista l’abbondanza di pecore sarde, prepariamo il prosciutto anche con carni ovine. Il sapore è quello inconfondibile della pecora, la consistenza più asciutta e magra rispetto al classico prosciutto di maiale.
Sartizza o Salsiccia sarda
La salsiccia sarda è un salume stagionato, tipico delle montagne dell’isola. Una volta le salsicce venivano fatte stagionare in quasi tutte le case, appese ad appositi ganci sul soffitto nelle stanze più fredde.
Sanguineddu o Sanguinaccio
Un salume insaccato che si mangia fresco, cotto sulla brace, con un ingrediente principale abbastanza particolare: il sangue di maiale speziato, sia in versione salata che dolce.
Testa in cassetta
Un salume molto particolare perché preparato all’interno dello stomaco anziché dell’intestino, e con parti della testa cotte. Oltre ai classici sale, pepe e aglio, si aggiunge spesso frutta secca croccante: pistacchi o noci.
Spezie tipiche sarde
Zanfaranu o Zafferano
La Sardegna è la regione italiana che produce la maggior quantità di zafferano, anche se le coltivazioni si concentrano in pochissimi comuni. Una spezia usata in molte ricette sia dolci che salate, a cui aggiunge una nota di sapore davvero interessante.
Formaggi tipici sardi
Axridda
Un pecorino o caprino antichissimo che stagiona per almeno 3 mesi ricoperto d’argilla, da cui il nome. Un trucco dei pastori per facilitarne la conservazione durante l’estate.
Bonassai
Un formaggio sardo ovino relativamente recente, “inventato” da ricercatori dell’Università di Sassari, ad imitazione dei formaggi morbidi e cremosi delle Alpi.
Prittas o Casizolu di pecora
Delle provolette a latte crudo di pecora, formaggio a pasta filata dalla classica forma a pera, da mangiare fresco o semistagionato.
Tittighedda o Casizolu
Raro formaggio vaccino nel panorama caseario sardo, ma davvero degno di nota! È una provola modellata a mano, fatta con solo latte crudo di vacche sardo-modicane – bue rosso – allevate al pascolo.
Casu axedu
Chiamato anche frue, è latte di pecora o capra cagliato e lasciato fermentare, per ottenere una specie di formaggio morbido, dolce e leggermente acidulo, a metà strada tra formaggio e yogurt.
Casu marzu o “Formaggio marcio”
Il casu marzu è probabilmente il prodotto sardo più famoso perché davvero particolare: si realizza grazie alla contaminazione delle forme da parte della mosca casearia.
Casu in filixi
Un antico formaggio pecorino fresco a latte crudo, la cui cagliata viene versata in un contenitore realizzato con le felci, da cui il nome.
Casu friscu o Formaggio fresco
La versione sarda del primo sale, quasi sempre di pecora, com’è ovvio. Usatissimo nella pasta fresca ripiena di ravioli e sebadas.
Dolcesardo Arborea
Un formaggio vaccino a pasta molle e stagionatura breve, prodotto dalla famosa azienda casearia sarda.
Formaggio di colostro ovino
Un formaggio realizzato con latte di pecora munto nei giorni immediatamente successivi alla nascita degli agnelli.
Fresa
Un formaggio a pasta molle e poco stagionato, preparato con latte vaccino a fine autunno, quando il latte è molto povero.
Greviera di Ozieri
Creato a fine Ottocento e ispirato al gruviera, è un formaggio vaccino con una pasta gialla molto alveolata, che si produce quasi esclusivamente ad Ozieri
Pecorino di Nule
È un formaggio ovino a latte crudo e pasta semidura, tipico della zona di Nule.
Pecorino di Osilo
Tipico di Osilo e di alcuni paesi vicini, è un formaggio ovino particolarmente pastoso e di pezzatura più piccola rispetto ai classici pecorini sardi, da cui si ricava anche la ricotta mustia.
Provoletta di latte vaccino sardo o peretta
La peretta è una piccola provola di latte vaccino crudo, a pasta filata e con la caratteristica forma. Stretto parente del casizolu.
Semicotto di capra
Un formaggio a pasta semicotta e pasta dura, da latte di capre di razza sarda.
Trizza
Insieme al casizolu, nel Montiferru si produce col latte di vacche Sardo-Modicane anche la trizza, un formaggio a pasta filata formato a treccia.
Altri latticini tipici sardi
Caggiu de crabittu o Caglio di capretto
Nell’aspetto ricorda la crema di pecorino, nel gusto il casu marzu, ma con una nota acida più o meno forte. È il latte che si resta nello stomaco del capretto dopo la macellazione.
Casada
Un dessert fatto col latte dei primi tre giorni di lattazione delle pecore (colostro), condito con zucchero e scorza di limone.
Gioddu
È lo yogurt tradizionale sardo, latte crudo o pastorizzato fermentato usando come starter un po’ di gioddu già pronto.
Latte di capra alimentare
Si ottiene dalle capre di razza sarda, che vivono per la maggior parte allo stato semibrado. Oggi si mungono spesso a mano ma anche con le mungitrici meccaniche.
Ricotta di colostro ovino
Una ricotta particolare perché realizzata col latte dei primi giorni di lattazione delle pecore, più denso e nutriente.
Arrescottu spongiau
È una ricotta di pecora o capra impastata con le mani (spongiau) e lasciata fermentare per un mese dentro una damigiana con l’apertura coperta da un telo di stoffa. Diventerà piccante e di colore bianco candido.
Ricotta fresca ovina
È quella classica che si ottiene facendo ricuocere il siero residuo della lavorazione del formaggio di pecora di razza sarda. È chiamata anche ricotta gentile.
Ricotta moliterna
Sono un prodotto tradizionale tutte le ricotte salate ed essiccate, fatte con latte di pecora di razza sarda.
Ricotta mustìa
La più aromatica delle ricotte sarde: una volta per facilitare la conservazione, oggi perché così è buonissima, viene leggermente affumicata con legni della macchia locale.
Ricotta greca o testa di morto
È un prodotto salato a pasta semidura che viene pressato a mano dentro sacchi e poi fatto stagionare appeso.
Ricotta toscanella
Così pressata in bassi cilindri regolari, questa ricotta salata di latte di pecora sarda si può conservare sino a 2 mesi.
Oli tipici sardi
Ollu ‘e stincu o Olio di lentischio
L’olio di lentisco è un grasso ricavato dalle bacche rosse di una pianta profumata, tipica della macchia mediterranea, diffusissima in Sardegna e molto simile a quella del mirto.
Frutta tipica sarda
Arancio di Muravera
Una particolare varietà d’arancio diffusa nel Sarrabus e molto ricercata.
Ciliegia furistera – kariasa ‘e ispiritu
Queste sono le ciliegie sarde considerate più adatte ad essere messe sotto spirito, cioè conservate nel filu ‘e ferru.
Ciliegio carruffale
Una ciliegia sarda dal gusto agrodolce, tardiva e tipica della Gallura.
Mandorle Arrubia
Arrivano da tutta la Sardegna e il loro principale impiego in cucina è nei dolci. In alternativa si mangiano anche al naturale.
Mandorle Cossu
Sono mandorle sarde usate soprattutto in pasticceria, coltivate in tutta l’isola ma soprattutto a Quartu Sant’Elena.
Mandorle Olla
Frutta secca prodotta in tutta la Sardegna, ma specialmente nei dintorni di Sinnai, Dolianova e Villasimius. Nella cucina tradizionale dell’isola, prevedono le mandorle solo le ricette di dolci sardi.
Mandorle Schina de Porcu
Una varietà rustica e produttiva, che come tutte le mandorle sarde contiene poca acqua e molto olio. Si usa nella preparazione di dolci di pasta di mandorle, come gueffus e amaretti sardi.
Mela Appiccadorza
Una varietà di mela sarda che spesso si fa maturare appesa in grappoli, da cui il nome: appiccai in sardo significa proprio appendere. Risale almeno al Medioevo, perché compare in documenti amministrativi dell’epoca, i condaghes.
Melappia
La mela appio è una varietà antica, la cui presenza è attestata in Gallura da almeno 50 anni.
Melo Noi Unci
Queste mele sarde sono presenti in Gallura da almeno 50 anni,maturano presto e hanno un aspetto gradevole.
Melo Miali
Un albero che produce mele piccole, che sono anche commercializzate nel mercato locale, anche se non adatte a lunghe conservazioni.
Melo Trempa Orrubia
Questa mela con un solo lato rosso – trempa orrubia = guancia rossa – è presente soprattutto in Ogliastra, che ne ospita la sagra nel paese di Ussassai.
Melone de jerru – Melone coltivato in asciutto o d’Inverno
È il famoso melone che non ha bisogno di irrigazione, una coltura che in Sardegna ha radici antiche per via della storica carenza d’acqua. Le varietà invece sono relativamente moderne perché frutto di apposita selezione.
Melone verde o d’Inverno
Buccia verde e polpa bianca, dolce e croccante. Sono tardivi e si conservano per mesi, per questo sono conosciuti come meloni invernali.
Pira bianca o Pera bianca
È un albero molto vigoroso e produttivo diffuso soprattutto nel Montiferru, conosciuto anche come pera di Bonarcado. I frutti hanno una polpa bianco brillante e molto aromatica e sono anche commercializzati nel mercato locale.
Pera Camusina
Un frutto antico molto precoce e dalla polpa un po’ granulosa, che si mangia quando ben matura. Anticamente era diffusa in tutta la Sardegna, mentre ora si trova particolarmente nel Montiferru e a Vallermosa.
Pero Brutta e Bona o Bugiarda
Questa pera antica è prodotta anche per la commercializzazione, soprattutto nel Nuorese, in particolare a Fonni e Ollolai. Le prime sue notizie risalgono alla fine del Settecento.
Pero de Su Duca
Anche questa pera è attualmente prodotta anche a scopo commerciale, soprattutto nel Nuorese, a Fonni e Ollolai. È piccola e tondeggiante, con buccia giallo verde rugginosa e sfumature rosse.
Pesca di San Sperate
Le famose pesche di San Sperate appartengono a più cultivar, che vanno dalle precocissime alle tardive, e sono presenti nel mercato locale da maggio ad ottobre. Si coltivano anche nei vicini paesi di Monastir, Decimomannu, Assemini, Villasor e Sestu.
Pira de Bau
Un frutto antico ancora diffuso nelle campagne di Gonnosfanadiga. Ha buccia verde-gialla con sfumature rosse e polpa bianco panna, poco acidula e molto aromatica.
Pira limoi o Pera limone
Come dice il nome, è una pera antica molto aspra, più adatta alla conservazione e alla cottura che ad essere mangiata al naturale. Oggi si trova soprattutto nel Sulcis Iglesiente.
Piru Ruspu
Una varietà ancora presente nella zona di Tempio Pausania. Dal frutto rugginoso e dalla polpa grossolana.
Pompia
Si è parlato molto di questo agrume che cresce solo a Siniscola. Brutto e impossibile da mangiare al naturale, ma ottimo per conserve e dolci. Noi abbiamo detto la nostra qui.
Sindria Call’e Boi o de Gonnos
Angurie antiche di Gonnosfanadiga, recentemente riscoperte e valorizzate da un presidio Slow Food. hanno una forma allungata e quasi ovale, che hai contadini ricordava lo stomaco del bue (callu e boi).
Tardivo di San Vito
Un arancia bionda tipica di San Vito, tardiva e a lunga conservazione, succosa e con pochi semi.
Saba de figu morisca o Sapa di fico d’india
Uno sciroppo preparato facendo cuocere a lungo il succo dei fichi d’India, che si usa in pasticceria
Sapa di arancia
Uno sciroppo per dolci ottenuto dalla lunga cottura del succo d’arancia, tipico del Sarrabus e dei comuni di San Vito, Muravera, Castiadas, Villaputzu.
Verdure tipiche sarde
Sparau o Asparago selvatico
Sono i germogli saporitissimi di una pianta selvatica sempre verde chiamata asparagina, che si raccolgono sul finire dell’inverno, facendo a gara a chi arriva primo.
Capperi e capperoni di Selargius
Sin dall’Ottocento il comune di Selargius era famoso per la coltivazione dei capperi, oggi portata avanti da una piccola azienda e protetta da un presidio Slow Food.
Gureu aresti cunfittau o Cardi selvatici sott’olio
Croccanti e leggermente amarognoli, i cardi sott’olio sono una vera prelibatezza e un perfetto antipasto sardo.
Cipolla di San Giovanni Suergiu
Prodotto tipico del paese del Sulcis, un’antica varietà da poco recuperata.
Cipolla rossa
Un ortaggio tipico della Marmilla, conosciuto anche come Cipolla di Zeppara.
Cuppetta
Una varietà di lattuga simile all’iceberg.
Finocchietto selvatico
Il finocchietto è un’erba aromatica usata fresca nelle minestre e nelle olive in salamoia. I suoi semi – anice – danno invece il caratteristico aroma alla salsiccia campidanese, tipico condimento dei malloreddus.
Pianta del mirto
Il mirto è un arbusto che cresce spontaneo nella macchia mediterranea di tutta la Sardegna. Foglie e bacche si usano sia in cucina che in cosmesi, perché molto aromatici e ricchi di sostanze utili per la nostra salute e bellezza.
Perdusemini o Prezzemolo
La varietà sarda di una delle spezie più usate nella cucina italiana, particolarmente presente anche nei piatti dell’isola.
Arreiga ‘e Sestu o Ravanello lungo
Una variante di ravanello particolarmente coltivata nel comune di Sestu. Ha una buccia rosa e bianca e polpa bianca croccante e può arrivare sino a 40 cm di lunghezza.
Tamatiga de appasibi o de appiccai
Sono piccoli pomodori di diverse varietà, che soprattutto in Marmilla si usa legare in collane e appendere (appiccai) in locali molto ventilati a essiccare (appassibi) naturalmente. Sono molto resistenti alla siccità.
Tomata maresa
Una varietà locale di pomodoro, coltivata a Mara Calagonis e nei paesi confinanti.
Olive a scabecciu
Sono olive sarde da tavola, condite con salamoia e aceto, olio, prezzemolo e aglio. Si preparano soprattutto con le varietà Tonda di Cagliari e la Pitz’e Carroga, quando sono completamente mature.
Olive verdi in salamoia
Anche questa è una preparazione tipica di tutta l’isola, realizzata con olive di tutte le varietà, messe a fermentare in salamoia quando ancora verdi, almeno per 6 mesi.
Pomodoro secco
Il modo tradizionale per conservare i pomodori in Sardegna, che sfrutta il sole estivo particolarmente intenso e il sale. Qui abbiamo parlato dei diversi metodi per preparare i pomodori secchi.
Legumi tipici sardi
Fagiolo bianco di Terraseo
Un seme antico coltivato nel piccolo centro del Sulcis almeno dall’inizio del Novecento, parte importante dell’alimentazione almeno fino agli anni Settanta.
Fagiolo tianese
Legumi coltivati a Tiana e nei paesi confinanti, che si mangiano sia freschi che secchi.
Fassobeddu corantinu
È una varietà di fagiolo che si ottiene in quaranta giorni, da cui il nome, coltivato ancora a Gonnosfanadiga.
Cicerchia sarda
Un legume un tempo molto coltivato in Sardegna, in diverse varietà. Oggi è rimasto quasi esclusivamente in piccole produzioni per il consumo familiare.
Cereali tipici sardi
Grano duro varietà Senatore Cappelli
Un grano antico ma non troppo, recentemente recuperato in Sardegna e in altre regioni italiane.
Riso prodotto e lavorato in Sardegna
Il riso sardo è un prodotto tradizionale abbastanza recente ma di ottima qualità, prodotto soprattutto nel Campidano e nell’Oristanese.
Pane e rustici tipici sardi
Civraxiu
Il pane sardo morbido più famoso, preparato in tutto il centro e sud della Sardegna in diverse varianti.
Coccoi a pitzus
È la versione elegante del più quotidiano coccoi di pasta dura, la versione con i pizzi (pitzus), raffinate decorazioni che richiedono mani abilissime.
Coccoi cun s’ou
La versione pasquale del coccoi: pasta dura modellata in forma di animaletti o bambole, che racchiude un uovo.
Fainè
Schiacciata di farina di ceci e acqua cotta in forno, preparata a Sassari e Carloforte.
Pane e regottu o Pane con ricotta
Sono dei panini al cui impasto è stata aggiunta della ricotta, solitamente distribuita in modo non regolare.
Focaccia portoscusese
Una focaccia con patate bollite nell’impasto, condita con pomodori, pecorino fresco, burro, latte, cipolla e olio.
Moddizzosu
Il moddizzosu è un pane tipico del centro e sud Sardegna, con mollica fitta e morbida.
Panadas (di Oschiri)
Piccole torte salate di pasta violada, ripiene di carne d’agnello, vitello o maiale. Sono originarie di Oschiri ma si preparano anche nei paesi vicini.
Panada asseminesa
La panada campidanese è una grande torta salata ripiena tipicamente di anguille o agnello con piselli, piatto tradizionale di Assemini e di alcuni comuni vicini.
Pane ammodigadu
Un pane di semola di grano duro simile al civraxiu e tipico della Nurra e del Sassari, ma in particolare di Osilo.
Pane carasau
Chiamato anche fresa, è il pane sottile e croccante dei pastori, prodotto tradizionale della Barbagia e del centro nord Sardegna.
Pane cicci
È una spianata conosciuta anche come pane di Desulo, simile a quelle prodotte in Barbagia e Goceano.
Pani cun edra o gerda
In questo caso l’impasto di semola tipico del pane sardo viene arricchito con i ciccioli di maiale per realizzare dei panini molto croccanti e saporiti.
Pani cun tamatica – Pane con il pomodoro
Un altro rustico di semola, ripieno di pomodoro fresco e aromatizzato con aglio, alloro o origano. Buonissimo!
Pane ‘e oxiu o Pane d’orzo
Un pane povero, preparato con aggiunta di farina d’orzo a quella di grano duro, un tempo più ricercata e costosa.
Pane guttiau
Il pane carasau diventa un po’ più speciale se ripassato in forno con l’aggiunta di olio extravergine d’oliva sardo e un po’ di sale marino.
Spianada
È una spianata, una sorta di piadina preparata in Barbagia e nel nord Sardegna. È conosciuta anche come pane ozierese.
Tunda
Sa tunda è un pane di pasta dura che si prepara a Teulada e Santadi e ha la particolarità di avere 7 punte, si dice una per ogni giorno della settimana.
Uciatini
Anche questi sono dei panini con “gerda” (ciccioli), ma tipici della Gallura e con la particolarità di essere preparati anche in versione dolce, con zucchero, uva passa e scorza d’arancia.
Zichi
Un pane circolare e basso di semola di grano duro, che può essere sia morbido che croccante. È tipico di Logudoro e Meilogu, in particolare di Bonorva.
Pasta tipica sarda
Caombasa o Colombelle
Pasta fresca di semola di grano duro a forma di colomba, tipica di Masullas.
Catalufas Tzacarramanu
Sono dei dischetti piatti di pasta fresca di semola di grano duro fine e acqua, tipici di Sardara, ma realizzati con altri nomi anche in altri paesi della Sardegna.
Crogoristasa o Creste di gallo e di gallina
Pasta fresca di semola di grano duro a forma di cresta di gallina, tipica di Masullas.
Culurgiones o Culingionis
Pasta fresca ripiena di patate e formaggio, prodotto IGP dell’Ogliastra con forma a goccia e chiusura a spiga di cui abbiamo parlato qui.
Filindeu
Una pasta secca lunghissima e laboriosa, che sono capaci di preparare solo pochissime persone del Nuorese e di Lula.
Fregula o Fregola sarda
Prodotta artigianalmente per sfregamento dell’impasto su un canestro tradizionale, la fregola sarda è una pasta secca a pallini che ricorda molto il couscous.
Gnocchetti sardi
Come dicevamo qui, gli gnocchetti sardi sono una pasta di grano duro che si può mangiare sia secca che fresca e ha nomi diversi a seconda delle zone.
Chiusoni
Gnocchi sardi di farina di grano duro, tipici della Gallura.
Lorighittas
Una pasta secca intrecciata e a forma di anello, preparata solo nel paese di Morgongiori.
Malloreddus
I malloreddus sono i più famosi gnocchetti sardi, si possono mangiare freschi o secchi e si prestano a mille varianti.
Michitus Nieddus
Tagliatelle di farina integrale, chiamate nere per il loro colore (nieddus), tipiche del Parteolla e soprattutto di Dolianova.
Coccoisi de casu
Una sorta di calzone fritto ripieno di formaggio fresco leggermente acido, a forma di mezzaluna.
Tallaniusu
Tipica pasta fresca da brodo a forma di tagliatella che si prepara in casa, soprattutto in Marmilla e a Siris.
Tallutzas o Orecchiette
Questa pasta fresca ha forma circolare e piatta ed è un prodotto tradizionale della Marmilla, specialmente di Gonnosnò, Baradili e Pompu.
Simbua frita cun satitzu
Letteralmente semola fritta con salsiccia, è una sorta di polenta di grano duro condita con salsicce e lardo. Un piatto di Villanovaforru.
Dolci tipici sardi
Amaretti – amarettos de mendula
Deliziosi dolci di pasta di mandorle, morbidi e croccanti, gli amaretti sardi sono fatti con una precisa proporzione di mandorle dolci e amare.
Anicinus o Anicini
Sono biscotti morbidi tradizionale aromatizzati con i semi del finocchietto selvatico (anice).
Aranzada
Dolce semplice e delizioso di mandorle, scorza d’arancia e miele, nato nell’Ottocento a Nuoro. Ma ne esiste anche una variante di Siniscola, con scorza di pompia. Delle aranzadas abbiamo parlato qui.
Bianchittos o Bianchini
I bianchittos sono dolci bianchi secchi, biscotti di albume e zucchero con interno leggermente cremoso.
Biscotti di Fonni
Sono i biscotti sardi per eccellenza: dolci secchi, ma morbidi, che si accompagnano spesso con il caffé.
Brugnolusu de Arrescotu
I brugnolos sono golose frittelle tonde di formaggio fresco, passate nel miele caldo. Sono dolci sardi fritti facili facili e buonissimi.
Bucconettes
I bucconettes sono deliziosi bon bon di pasta di nocciole al miele sardo, confezionati come caramelle.
Candelaus
Dolci sardi di pasta di mandorle ricoperti di glassa e decorati, preparati soprattutto per matrimoni e cerimonie.
Carapigna
Un gelato o un sorbetto, non si sa, rigorosamente al limone, tipico della Barbagia. Della carapigna puoi leggere qui
.
Caschettas o Tiliccas
Bellissimi dolci a ferro di cavallo che contengono un ripieno morbido a base di pasta di mandorle o alla sapa.
Copuletas
Dolcetti di frolla sarda ripieni di mandorle tritate finemente, tipici di Ozieri e Ittireddu.
Cruxioneddu de mindua o Raviolini dolci alle mandorle
I culurgiones de mendula sono ravioli sardi di pasta violada, ripieni di deliziosa pasta di mandorle e fritti.
Frisjoli longhi o Frittelle lunghe
Sono la variante gallurese delle zeppole sarde o zippulas, dolci sardi di Carnevale a forma di gustosi serpenti, fritti e zuccherati.
Gallettinas o Pistoccheddus grussus
Leggeri biscotti sardi simili a tortine di pan di Spagna, molto semplici e parenti strettissimi dei savoiardi di Fonni.
Gateau
Dolce sardo croccante di mandorle e zucchero, il gattò si prepara in tutta la Sardegna.
Gueffus
Sono in pratica delle caramelle tradizionali sarde di pasta di mandorle, confezionate con carta colorata.
Angules
Antico dolce con decorazioni concentriche ancora preparato ad Ortueri, ripieno di una sorta di polenta di semola, con miele e scorza d’arancia.
Mandagadas o Acciuleddhi
Gli acciuleddi sono dei biscotti fritti e ricoperti di miele, che si preparano a Sassari e in Gallura per Carnevale, ma anche in altre zone, dove hanno altri nomi.
Morettu o Moretto
Dolce ripieno alla cannella e uva passa, preparato solo a Vallermosa, dove una pasticceria custodisce il segreto dell’antica ricetta.
Mustazzolos o Mostaccioli
I mustazzolos sono morbidi dolcetti romboidali che lievitano naturalmente per addirittura un mese! Sanno di cannella e scorza d’agrumi.
Orilletas
Sfoglie di pasta fresca fritte e coperte di miele caldo, dolci tipici sardi del Carnevale.
Pani ‘e saba
Il più famoso pandolce sardo, un prodotto tipico autunnale in cui la sapa di mosto d’uva e la frutta secca la fanno da padroni.
Papassinos
Biscotti sardi morbidi, dolci di uva passa e croccanti di frutta secca, spesso glassati.
Pardulas
Le casadinas sono tortine di ricotta o formaggio, preparate in tutta la Sardegna con variazioni locali e familiari.
Pastissus o Pastine di mandorle
Dolcetti morbidi di pan di spagna alla mandorla, tipici del Campidano e del Parteolla.
Picchirittusu
I picchirittus sono dolcetti di pasta frolla allo strutto e ripieni di mandorle, che si preparano a Seulo.
Piricchittos
Biscottini tondi e rustici, allo strutto o all’olio, ricoperti di glassa al limone.
Pistiddu
Un dolce barbaricino di pasta frolla, con un ripieno che può essere alla saba oppure di confettura e frutta secca.
Pistoccheddus de cappa – pistoccus incappausu
Biscotti ad anello o ferro di cavallo ricoperti di glassa bianca (cappa).
Pistoccu
Un pane sottile e croccante di semola di grano duro, che si mangia spesso bagnato ed è tipico dell’Ogliastra.
Pistoccu de nuxi
Dolcetto morbido a base di noci tritate e albumi d’uovo montati a neve. Si cuoce in forno a legna ed è un prodotto tradizionale di Seulo.
Pompia intrea
Lo strano agrume di Siniscola candito con una cottura lunghissima e trasformato in un dessert decisamente raro.
Puligioni o Ravioli dolci
Sono ravioli di pasta violada tipici della Gallura, circolari e ripieni di formaggio fresco. Si preparano con grani duri antichi: trigu saldu o ruiu (rosso) o trigu triminìa.
Còccias de casu o Ravioli dolci di formaggio di capra
Ravioli rettangolari di pasta violada, ripieni di formaggio di capra leggermente acido. Fritti e rifiniti con una spolverata di zucchero a velo.
Culingioneddus de melairanni o Raviolini dolci di melacotogna
Questi raviolini fritti di Santadi e del Sulcis sono ripieni di mela cotogna cotta. Una delizia!
Sebadas
Le seadas sono dei ravioli fritti molto grandi, ripieni di formaggio di vacca o pecora e preparati in mille versioni diverse, anche salate.
Pinos
Palline di pasta di semola fritte e assemblate col miele a forma di pigna, ma anche di parallelepipedo. I pinos fanno parte dei dolci sardi di Carnevale.
Sospiri di Ozieri
Dolcetti sardi alle mandorle, tondeggianti e glassati.
Pane ‘e cariga
Chiamato anche pane ‘e mendula (mandorla) è una focaccia dolce con fichi secchi, uva passa e…mandorle.
Trigu cottu o Grano cotto
Il grano cotto è un dolce poco dolce con cui si festeggiava il Capodanno e ci si augurava prosperità. Una tradizione culinaria e sociale che resiste ancora in alcuni paesi della Sardegna.
Su turroni o Torrone di mandorle
È il torrone sardo, che si prepara rigorosamente col miele ed è originario della Barbagia, come raccontavamo qui.
Pesce tipico sardo
Bottariga o Bottarga di muggine
Uova di muggine salate e fatte essiccare come si fa da tempi immemorabili.
Belu o Trippa di tonno
È lo stomaco del tonno rosso, bollito oppure salato e essiccato. Un prodotto tipico di Carloforte e Portoscuso.
Buttariga de tonnu o Bottarga di tonno
In questo caso le uova salate ed essiccate sono di tonno, un altro pesce da cui nasce la bottarga sarda.
Burrida a sa casteddaia o Burrida alla cagliaritana
Particolare piatto di pesce realizzato con i gattucci tagliati a pezzi e conditi con una salsa saporitissima di pomodoro, aceto e noci.
Cuore di tonno
Un salume preparato con il cuore di questo grosso pesce, ovviamente a Carloforte e Portoscuso.
Figatello o Lattume
A Carloforte e Portoscuso non si butta via niente del tonno! Anche le gonadi vengono aromatizzate ed essiccate per diventare una conserva prelibata.
Merca di muggine
Un piatto tipico di Cabras, una conserva di muggine cotto in acqua salata, fatto asciugare e avvolto in erbe palustri (ziba).
Cozze, arselle nere e arselle bianche del Golfo di Oristano
I molluschi bivalvi del Golfo di Oristano sono considerati tipici e da tutelare, per via particolare ecosistema in cui crescono.
Musciame di tonno
Uno dei tanti prodotti della pesca e lavorazione del tonno di tonnara preparati a Carloforte e Portoscuso. È il filetto del pesce, mangiato fresco o messo sott’olio.
Riccio
Le uova di riccio si mangiano crude sia da sole che come condimento della pasta, soprattutto a Cagliari e nel sud dell’isola.
Spinella
Le parti del tonno di corsa che restano attaccate alle spine e si fanno essiccare in striscioline, per poi farle rinvenire prima di usarle in cucina.
Tonno affumicato
Una conserva di tonno rosso, preparata con le carni magre, tagliate a strisce e affumicate con erbe aromatiche della macchia mediterranea.
Tonno sott’olio
È fatto con le parti magre del tonno, cotte in acqua e poi conservate nell’olio in vasi di vetro a chiusura ermetica.
Tunnina
La tunnina è fatta con parti magre e scure del tonno ed è un ingrediente importante della capunadda che si prepara a Carloforte e Calasetta.
Mieli tipici sardi
Miele di asfodelo
Nasce dall’impollinazione dei bellissimi fiori bianchi e rosa così tipici della campagna sarda. È chiarissimo e aromatico.
Miele di cardo
Ambrato e dal sapore intenso, prodotto ovunque in Sardegna. Ne parlavamo qui.
Miele di castagno
Si produce nelle zone di montagna dove sono presenti i castagneti, soprattutto in Barbagia ed a Desulo.
Miele di corbezzolo
È il famoso miele amaro, particolare anche nell’aspetto: non è mai trasparente e ha un colore bianco avorio.
Miele di eucalipto
L’unico che le api riescono a produrre d’estate, è balsamico e particolarmente consigliato per il benessere delle vie respiratorie.
Miele di rosmarino
Il rosmarino cresce spontaneo tra la macchia sarda e dona un gusto particolare a questo miele, che viene soprattutto dal Montiferru.
Abbamele
Uno sciroppo che si prepara immergendo i favi svuotati in acqua calda per sciogliere il miele rimasto e non perderne neanche una goccia.
In questo elenco ufficiale ancora mancano vari prodotti tipici sardi. Tanti puoi trovarli tra le pagine di questo blog.