In Sardegna le ciliegie crescono felici in diverse zone di montagna e collina. E in ben 25 varietà diverse e autoctone, tutte mappate dal CNR! Villacidro, Lanusei, Gadoni, Aritzo, Burcei, Bonarcado, Bonannaro si contendono la paternità della più buona e ogni anno festeggiano la raccolta con sagre che attirano migliaia di visitatori.
Parliamone!
Le ciliegie sarde e le varietà autoctone
Le ciliegie di Burcei
Le ciliegie di Bonarcado
Le ciliegie di Villacidro
Le ciliegie di Lanusei
Le ciliegie di Belvì
Le proprietà nutrizionali delle ciliegie di Sardegna
Cosa si può fare con le ciliegie di Sardegna?
Come si dice ciliegia in sardo?
Cerexia, ceresia, kariasa, ariasa
Le ciliegie di Sardegna hanno nomi diversi a seconda della subregione storica. Tutti nomi che derivano dalla radice greca kérasos.
Le ciliegie sarde e le varietà autoctone
Sono due specie botaniche differenti a dare origine a questo frutto: il ciliegio dolce (chiamato Prunus Avium, o ciliegio selvatico) e il ciliegio visciolo (Prunus Cerasus). Quest’ultimo produce una varietà di ciliegie acide, fra le quali troviamo marasche e amarene.
Scrittori arabi dell’ottavo secolo d.C. raccontano che in Sardegna “i ciliegi erano comuni nei territori di Bonarcado, Santulussurgiu, Gadoni, Burcei, Laconi, Sorgono e Artzara”. Nell’isola si trovano zone montuose e collinari con clima particolarmente favorevole alla coltivazione di questo frutto. Alcuni paesi sono diventati il simbolo della produzione di ciliegie sarde: Villacidro, Lanusei, Gadoni, Aritzo, Burcei, Bonarcado, Bonannaro.
Le ricerche portate avanti dall’azienda sperimentale del CNR (Centro Nazionale di Ricerca) a Nuraxinieddu (Or) e dall’Ispa (Istituto di scienze delle produzioni alimentari, sezione di Sassari) hanno portato alla luce ben 25 diverse varietà di ciliegie sarde.
Eccone alcune:
• Furistera: è un tipo di ciliegia croccante e dolce, grande e tardiva, prodotta in particolar modo nel Montiferru.
• Tenalgia: molto piccola ma dall’aroma intenso.
• Carruffale, dal gusto agrodolce, tardiva e tipica della Gallura.
• Comuna, coltivata insieme alla Cordoffali, nei territori di Lanusei.
• Barracocca, molto usata per preparare le ciliegie sotto spirito.
Tra queste la furistera e la carruffale fanno parte dell’elenco delle produzione agroalimentari tradizionali della Sardegna (Prodotti PAT).
Le ciliegie di Burcei
La sagra delle ciliegie di Burcei viene fatta solitamente coincidere con la festa di Santa Barbara, il 10 di giugno. Ma questo non è sempre possibile, perché per la sagra i frutti devono essere al top! La raccolta può avvenire solo quando la maturazione è ottimale e questo dipende dal sole e dalle piogge. Chi detta i tempi è la natura!
Le ciliegie di Burcei sono più grandi di quelle coltivate nel resto dell’isola.
Le ciliegie di Bonarcado
Un altro comune celebre per la sua produzione di ciliegie è Bonarcado, che addirittura possiede un ciliegeto comunale chiamato S’Ortu Mannu. L’inizio della coltivazione risale probabilmente al Medioevo e si deve ai monaci camaldolesi.
In passato gli abitanti di Bonarcardo coltivavano a ciliegie più di 60 ettari di terreno! Varietà come la Zazzaresa, la Muscaldina, la Biancale, la Furistera venivano poi offerte durante la festa di Sa Cariasa Bonarcadesa (La ciliegia di Bonarcardo).
In questa zona si preferisce conservare in acquavite le ciliegie Furistera, anche chiamate Kariasas ‘e ispiritu.
Le ciliegie di Villacidro
Sempre agli inizi del mese di giugno, anche a Villacidro si tiene la celeberrima Sagra delle Ciliegie. Villacidro si trova in un territorio particolarmente fortunato per le produzioni ortofrutticole. La cittadina si estende infatti ai piedi del massiccio del Linas, nella Sardegna sud-occidentale e le sue ciliegie sono note in tutta l’isola per le loro piccole dimensioni ed un colore rosso brillante e vivace.
Le ciliegie di Lanusei
Per gli abitanti di Lanusei le ciliegie sono un grande motivo d’orgoglio tanto che ne hanno fatto una statua che accoglie i visitatori proprio all’inizio del paese!
Vengono coltivate nei caratteristici orti sui terrazzamenti di granito che circondano il paese, tra i 600 ed i 1000 metri d’altitudine. Nei ciliegeti di Lanusei crescono ancora cultivar tradizionali come le Comuna, Cordoffali, De Baunei, Barracocca ma anche altre cultivar introdotte più di recente.
La ciliegia Barracocca è quella più usata in Ogliastra per la preparazione dell’antica ricetta delle Ciliegie in Acquavite, infatti è anche detta “de Ispiritu” (da spirito).
Per via del clima fresco i frutti sono un po’ più tardivi e questo conferisce loro un sapore particolare …o almeno così assicurano gli abitanti del paese! Per assicurarsene è consigliato fare una gita alla Fiera delle Ciliegie, che si tiene ogni anno alla fine di giugno.
Le ciliegie di Belvì
Ma non è finita qui! Anche a Belvì, in provincia di Nuoro, ogni anno ha luogo una sagra dedicata a questo frutto, ma non solo! Se avrete occasione di andarci, potrete avere la fortuna di assaggiare dei piccoli dolcetti che vengono abitualmente offerti insieme alle ciliegie. Verso metà giugno il paese ospita infatti la Sagra delle ciliegie e dei Caschettes.
Le proprietà nutrizionali delle ciliegie
Le ciliegie possono vantare un ottimo apporto di acqua, zuccheri e fibre, per questo motivo sono molto dissetanti e possiedono anche un buon indice di sazietà. Se state pensando di rinunciare a questo gustosissimo frutto, per paura della prova costume, sarete felici di scoprire che hanno anche un limitato apporto calorico: 100 grammi di ciliegie contengono solo 38 kcal!
Inoltre hanno incredibili benefici per la nostra salute e il nostro organismo: sono ricche di vitamina A e C e combattono i radicali liberi grazie ai flavonoidi. Sono note anche per le loro proprietà detox e depurative, oltre al loro fantastico potere di contrastare il gonfiore addominale.
La presenza dell’acido malico, inoltre, favorisce la digestione degli zuccheri e agevola l’attività epatica. Che aspettate, quindi, ad introdurre le ciliegie nella vostra dieta?
Cosa si può fare con le ciliegie?
Come tutti i tipi di frutta anche questo si presta a diversi usi in cucina. In Sardegna le ciliegie si mangiano prevalentemente al naturale, ma nella tradizione sarda ci sono anche questi 2 usi:
• Confetture
che finiscono sul pane e sulle crostate.
• Ciliegie sotto spirito
che in Sardegna vengono preparate con il tradizionale Fil ‘e Ferru, la grappa sarda.
La ricetta delle ciliegie sotto spirito, con grappa o con alcool, la trovi questo post.