Noi sardi, amanti del carciofo, siamo affezionatissimi anche ad un suo cugino lontano: i cardi sardi.
Ortaggio invernale, molto simile al sedano per la forma, il cardo sardo appartiene alla stessa famiglia dei carciofi, con cui condivide il caratteristico sapore amarognolo. I suoi gambi sono lunghissimi, a volte arrivano a sfiorare anche i 150 centimetri e vengono accuratamente puliti e preparati per poter essere consumati.
È una pianta originaria del Nord Africa e della Sicilia, attualmente diffusa anche in Sardegna, Corsica e molte isole minori, ma anche nella Maremma Toscana e nel Teramense.
I cardi selvatici crescono spontanei prevalentemente nei terreni incolti e aridi.
Sin dall’antichità sono stati utilizzati per far coagulare il latte e ricavarne il formaggio. Pare che originariamente anche il formaggio Fiore Sardo fosse ottenuto in questo modo, da cui il nome.
Una curiosità: grazie al fiore del cardo le api producono un miele scuro e aromatico, decisamente tipico della Sardegna.
Proprietà nutritive del cardo
Come pulire e conservare i cardi sardi
Ricetta dei cardi sott’olio alla sarda
Proprietà nutritive del cardo
Il cardo è caratterizzato da molteplici proprietà nutritive.
Prima di tutto ha un apporto calorico molto basso: contiene solo 17 calorie per 100 grammi e può essere introdotto quindi in ogni dieta ipocalorica.
È celebre soprattutto grazie alla sua azione protettrice nei confronti del fegato, dovuta alla silimarina, una miscela di flavonolignani che ha incredibili proprietà depurative e viene usata per combattere intossicazioni dovute all’alcol e alle droghe.
Questo ortaggio apporta incredibili benefici anche ai reni e può essere utilizzato anche per combattere le infiammazioni intestinali e nei trattamenti per la psoriasi.
È ricco di antiossidanti che permettono di tenere sotto controllo i radicali liberi, limitando i danni nel nostro organismo e combattono anche l’insorgere di tumori.
Ma non è tutto: se lo si assume sotto forma di tisana è efficace contro il mal di testa, allevia i disturbi tipici della sindrome premestruale e risulterebbe avere effetti benefici anche contro lo stress, fatica e depressione.
Come pulire e conservare i cardi sardi
Pulire e conservare i cardi sardi richiede tempo.
Sbucciarli è più facile se vengono preventivamente sbollentati, quindi potrebbe essere una buona idea iniziare la preparazione la sera prima.
Innanzitutto occorre eliminare le parti filamentose, servendosi dell’aiuto del pela-patate, fino a quando non si raggiunge il cuore. Poi le coste devono essere spuntate e fatte a pezzetti, per poi immergerle in acqua e succo di limone, per evitare che l’ortaggio si annerisca. Possono essere consumate anche le foglie che si trovano nella parte più interna del cespo.
Conservarli non è così difficile come potrebbe sembrare. Quando sono ancora crudi e integri l’ideale, se si ha modo di farlo, sarebbe tenerli appesi.
La conservazione in frigo è più laboriosa, ma fattibile. Si può avvolgere la base del gambo con la carta stagnola e infilare il resto in un sacchetto trasparente, avendo cura di praticarvi dei fori. In questo modo si conserva nello scompartimento della verdura anche per più di una settimana.
L’alternativa, forse più pratica perché vi libererà subito dall’ingombro, specie se vivete in appartamento, è mondarlo e sbollentarlo subito e poi conservarlo in frigo o in congelatore.
Ricetta dei cardi sott’olio alla sarda
Se siete stati ospiti di un tipico pranzo sardo, forse avete assaporato, come antipasto, i cardi selvatici sott’olio. Una vera e propria delizia che può essere preparata anche in casa, con un po’ di pazienza. Eccovi la ricetta!
Vi occorreranno:
• Cardi selvatici: 1 kg
• Aglio: 2 spicchi
• Limoni: il succo di 3
• Aceto di vino bianco: 2 bicchieri
• Olio extravergine d’oliva: q.b.
• Foglie d’alloro: q.b.
• Sale: q.b.
Ecco come procedere:
Innanzitutto dovrete pulire e lavare i cardi accuratamente, eliminando con attenzione tutte le parti più dure, le spine e le foglie laterali. Immergeteli poi in acqua e succo di limone. Successivamente fatteli a pezzetti non eccessivamente piccoli, per farli bollire con acqua, sale e aceto. Dopo averli scolati, ancora al dente, lasciateli raffreddare per un po’. Con l’aiuto di un panno asciutto e pulito, asciugateli perfettamente.
Potrete ora disporli all’interno di alcuni barattoli di vetro, perfettamente sterilizzati, immersi nell’olio d’oliva e nell’aglio tritato ed infine aggiungete qualche foglia di alloro.
Conservateli in un luogo fresco e asciutto per almeno un mese e poi potrete finalmente consumarli!
Con i cardi sottolio si può preparare in un attimo uno splendido antipasto sardo, o accompagnare appetitosi taglieri di salumi.